Il servizio di bike sharing Ridemovi di Bologna avrebbe ridotto da 30 a 15 minuti la durata delle corse comprese nell’abbonamento mensile, mantenendo però invariato il prezzo. Una modifica che, di fatto, rappresenterebbe un aumento del 50% del costo per gli utenti abituali. A denunciarlo in una lettera indirizzata alla nostra redazione è un nostro lettore secondo cui la misura sarebbe stata introdotta senza preavviso penalizzando chi utilizza la bici ogni giorno per andare al lavoro o a scuola.
«Si tratta di una misura particolarmente grave e scorretta, perché di fatto comporta un aumento del 50% senza alcun preavviso agli utenti. È una scelta miope e irresponsabile, che può persino indurre comportamenti meno prudenti pur di restare entro i tempi ridotti, con potenziali rischi per la sicurezza stradale».
La decisione, sostiene il nostro lettore, favorirebbe l’uso turistico e occasionale delle bici condivise a discapito dei pendolari e di chi sceglie la mobilità sostenibile per gli spostamenti quotidiani. «Ancora una volta si privilegia il profitto rispetto al servizio pubblico, nonostante il bike sharing sia sostenuto anche con fondi pubblici».
Il nostro lettore segnala, inoltre, la contraddizione tra questa scelta e gli annunci del Comune di Bologna sull’estensione del servizio verso le periferie e i comuni limitrofi, come Casalecchio di Reno. Una riduzione del tempo incluso renderebbe infatti più costosi proprio gli spostamenti più lunghi, quelli che collegano centro e periferia.
In un periodo in cui la città affronta disagi all...

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