Reggio Emilia, 16 novembre 2024 – Genitori che si uniscono ad altri genitori per cercare soluzioni che possano portare a proteggere i figli dalla violenza dilagante. La violenza messa in atto da ragazzini coetanei per pochi euro. A seguito dell’escalation di aggressioni e rapine nei confronti di alcuni studenti modenesi, avvenute all’esterno di diversi istituti scolastici o in autostazione, alcuni genitori delle vittime si sono messi in contatto gli uni con gli altri per cercare strategie condivise e volte a difendere i propri ragazzi. Un ‘tam tam’ partito sui social che ha creato in pochi secondi una solida rete. “Se siamo tutti uniti e coesi possiamo fare cose buone per i nostri ragazzi” afferma l’ideatrice. Ieri le pattuglie si sono fermate davanti al Selmi, all’arrivo degli studenti. Proprio al Selmi, infatti, uno studente è stato minacciato con un coltellino da alcuni coetanei.
Sorvegliata speciale, ieri, anche l’autostazione dove praticamente ogni giorno il branco di noti minori, molti dei quali stranieri aggredisce studenti all’uscita dalle lezioni.
Nei giorni scorsi














