Macerata, 1 settembre 2024 – “La corsa non è solo divertimento ma è sacrificio, ma questo sacrificio è una grande lezione perché ti insegna a soffrire e ciò serve anche nella vita, perché ci sono quei momenti in cui c’è da tenere duro e non si deve mollare”. Lo dice Livio Bugiardini, classe 1948 tesserato per la Sef Macerata, per il quale la corsa è anche una soddisfazione, come dimostrano i due ori vinti sui 200 e 400 metri ai Mondiali master di atletica di Goteborg, in Svezia, e l’urlo liberatorio dopo aver tagliato il traguardo. “Mi è venuto spontaneo dopo avere vinto i 200. Mi mancava il titolo mondiale dopo avere vinto 6-7 Europei e aver colto due argenti ai Mondiali, quell’urlo è stato un gesto liberatorio quando ho centrato l’obiettivo”.
Bugiardini, in Svezia ha concesso il bis vincendo anche i 400.
“Non è stato granché il tempo sui 200 (29’’36), perché ci sono state prima tante gare e nella finale si è sempre un po’ contratti. Dopo tre giorni ho gareggiato sui 400, sono stato più sciolto e si è visto, fermando il cronometro a 1.06.59”.
In Svezia ha raggiunto la soddisfazione maggiore?
“È cosi, qualche anno fa non pensavo di poter arrivare a certi obiettivi, ma se vuoi con l’impegno è possibile arrivare ad alti livelli”.
Lei è di Porto Sant’Elpidio, come mai è tesserato per la Sef Macerata?
“Da quando avevo 55 anni sono tesserato con questa società con la quale è possibile praticare atletica su pi...










