Pesaro, 29 settembre 2024 – Si allunga l’ombra della corruzione sugli appalti facili del Comune di Pesaro, quasi 600mila euro in meno di 4 anni alla stessa associazione. È l’ipotesi di reato su cui stanno lavorando i magistrati della procura di Pesaro.
Il faro è acceso sui rapporti economici (la cui entità è da accertare) tra il creativo dell’allora sindaco Matteo Ricci (oggi europarlamentare Pd), e un amico stretto del dipendente. I loro nomi sono stati iscritti sul registro degli indagati e per questo gli agenti della squadra mobile della polizia e i militari della guardia di finanza hanno perquisito tre giorni fa le abitazioni sequestrando pc, cellulari e documenti. I nomi dei coinvolti sono Massimiliano Santini, assunto come dipendente comunale a tempo determinato dall’allora sindaco Ricci fino al termine del proprio mandato e Stefano Esposto, presidente di due associazioni culturali no profit che, negli ultimi quattro anni ha ricevuto quasi 600mila euro dal Comune con affidi diretti.
I soldi sono stati versati












