Il campionato corre verso la fine del girone d’andata e il ruolino di marcia della Carpegna Prosciutto diventa sempre più deludente, oltre che preoccupante, col passare delle giornate: appena 4 vittorie conquistate su 13 giornate e nessun’impresa fra queste, il che dà l’idea della debolezza del gruppo. La Vuelle è riuscita finora solo nell’"ordinaria amministrazione" battendo Nardò, unico blitz sin qui, Avellino, Orzinuovi e Cento. Vittorie che non hanno acceso i cuori dei tifosi, mai usciti entusiasti dal palas per ciò che avevano visto. La squadra è sembrata spesso in affanno, il gioco mai spumeggiante. E i segnali che si aspettavano da Brindisi non sono arrivati: difesa di nuovo permissiva, lunghi sovrastati a rimbalzo, Ahmad tornato di nuovo a fare bottino, meno individualista ma senza mai riuscire ad essere un vero trascinatore per i compagni.
Proseguendo su questa strada, con la società immobile, incapace di sostituire un giocatore che si è rotto tre mesi fa, sempre incerta sul da farsi per timore di sbagliare, si sta commettendo un peccato mortale: quello di affossare ulteriormente una tifoseria che nonostante tutto aveva accettato - visti i numeri con cui è presente al palas - la discesa al piano di sotto, ma alla quale viene chiesto anche sostenere una squadra nella quale non si riconosce perché non combatte. Da parte del club bisogna arrivare ad ammettere il fatto che questo gruppo è stato costruito male, che non c’è sufficiente chimica e porre rimedio. A dicembre il calendario, dopo Cantù, propone tre partite che potrebbero essere decisive pe...




















