Sarnano (Macerata), 15 novembre 2024 - “Il pomeriggio del 29 novembre 1980, la baronessa Rothschild e la sua segretaria passarono al rifugio Sibilla per un caffè e un punch. Un uomo robusto le stava aspettando fuori, in auto. Lo vidi da lontano, non entrò. Alle 16 iniziava già a fare buio”. È la versione di uno dei testimoni, Ortelio Valori, titolare dell’hotel Sibilla, sentiti dagli inquirenti nella caserma di Tolentino (Macerata) per cercare di fare luce, dopo quarantaquattro anni, sulla morte di Jeannette Bishop May, 40enne inglese ex moglie del banchiere Evelyn Rothschild, e dell’assistente Gabriella Guerin, 39enne friulana.
Valori, oggi 82enne, ha confermato quanto dichiarato agli investigatori all’epoca. Nel 1980, aveva anche aggiunto che l’uomo del mistero, la cui identità è tuttora sconosciuta, fosse vestito di bianco. Tra giovedì e venerdì della settimana scorsa, e poi l’altroieri e ieri, hanno sfilato i testi, tra cui molti ultraottantenni, ascoltati dal pm Francesco Carusi, che coordina l’indagine, e dal Ros di Roma. Nella prima giornata di interrogatori fiume sono stati sentiti Francesca Carducci, moglie del geometra Nazzareno Venanzi, che si occupava della ristrutturazione del casolare ...















