Caro Carlino, vari personaggi legati a Ferrara (come la senatrice ed ex sindaca Luisa Balboni Gallotti, che - non so perché - viene sempre ricordata anche con il cognome del marito) sono stati onorati, pure giustamente, con convegni e intitolazioni varie. Su Luigi Preti, invece - ministro della Repubblica e scrittore di vaglia - è calata una coltre di oblio. Perché? Forse il fatto di essere convintamente nemico di ogni regime autoritario e/o totalitario (di destra e di sinistra) gli ha alienato le simpatie dell’ uno e dell’ altro fronte. A Ferrara, in particolare, fu visto come il fumo degli occhi dalla sinistra per aver seguito Saragat nella scissione di Palazzo Barberini (1947) e per essere stato più volte ministro per il PSDI (Partito socialdemocratico italiano) in governi a guida democristiana, quando il PCI era all’opposizione. La nostra città ha ricordato anche personaggi forse meritevoli ma oggettivamente minori come Luciano Bratti (a cui è stato intitolato un parchetto) ma a Luigi Preti... niente. Mi unisco pertanto alla richiesta espressa da Massimo Colombari e spero che vi sia un consenso bipartisan all’ intitolazione di una via, di un parco o di una istituzione a una figura di spicco che ha onorato Ferrara e non merita di essere dimenticata. Grazie per la pubblicazione della lettera, porgo i saluti. Mary Zucchini
"L’oblio su Luigi Preti perché inviso alla sinistra"
10 mesi fa
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