La macabra scoperta. Ruba la pistola al padre e si uccide a 15 anni: "Era vittima dei bulli"

1 anno fa 68

Il padre pensava fosse sceso al piano di sotto a giocare un po’ con la Playstation. Ma nessun videogioco avrebbe potuto alleggerire il peso sullo stomaco.

Oppresso da una condizione che aveva minato la sua esistenza negli ultimi giorni, ha frugato tra il mazzo di chiavi del genitore per aprire un armadio che conteneva la cassaforte dove il padre, un agente della polizia locale di Senigallia, custodiva al sicuro la pistola d’ordinanza. Con quell’arma Leonardo C. ha deciso di togliersi la vita per sempre. Ucciso da insulti e offese ricevuti da ragazzini come lui, tre studenti della sua stessa classe al Panzini e che lo avevano preso di mira da un po’ di giorni tanto che lui in classe non voleva più tornarci. C’è l’ombra del bullismo dietro il gesto estremo compiuto dal minorenne trovato morto ieri mattina, poco dolo le 11, davanti ad un casale di campagna, a Montignano, frazione di Senigallia.

Leonardo ci sarebbe arrivato a piedi, sta a meno di due chilometri da casa sua, dove viveva con il padre. Ha sparato un colpo solo. Quando è avvenuto il decesso dovrà stabilirlo l’autopsia disposta dalla pm Irene Bilotta che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, a carico di ignoti anche se è destinato a rimanerlo per poco. Le indagini, dei carabinieri di Senigallia, sono in corso per risalire agli ultimi giorni di vita del minore. L’ipotesi prevalente è quella del bullismo ma gli inquirenti ci vanno cauti perché sotto accusa potrebbero finire altri ragazzini, sempre minorenni. Nessuno in famiglia aveva immaginato che Leonardo potesse arrivare ...



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