Medici: l’albo d’onore: "Spero che mio padre Dino oggi sia vicino a Sara"

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Ieri, in occasione della Giornata del Medico e dell’Odontoiatra, l’Ordine dei Medici della provincia ha organizzato un momento di condivisione, riunendo vecchi iscritti e nuove leve della sanità. L’evento si è aperto con l’istituzione di un Albo d’Onore, il cui scopo è ricordare i professionisti che si sono distinti per meriti o che hanno lasciato un segno indelebile nelle vite delle persone. I primi a essere iscritti nell’albo sono stati il professor Dino Amadori, oncologo e fondatore dell’Irst di Meldola, e Sara Pedri, giovane ginecologa forlivese scomparsa nel 2021 a Cles (provincia di Trento), dopo aver subìto presunte vessazioni sul luogo di lavoro, per le quali è in corso un processo.

"Quando un professionista ci lascia – ha spiegato Michele Gaudio, presidente dell’Ordine – il suo nome deve essere cancellato dall’albo, e così anche la sua memoria. Con l’Albo d’Onore, invece, vogliamo ricordare chi ha lasciato un segno". Durante l’evento sono intervenute le famiglie dei due medici: Mirella Sintoni, madre di Sara, accompagnata dall’altra figlia Emanuela, ha condiviso l’eredità lasciata dalla giovane ginecologa. "In questi tre anni senza Sara il suo spirito non ci ha mai abbandonato. Abbiamo piantato alberi, costruito una fitta rete di comunicazione e, quest’anno, abbiamo fondato Nostos, un’associazione che si propone di supportare le vittime di mobbing. L’istituzione dell’Albo d’Onore è per noi un evento straordinario: il nome di mia figlia sarà ricordato per l’eternità". Dino Amadori, al contrario, ha potuto vivere una lunga carriera, ricca di traguardi. Su...



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