Medici sul piede di guerra: "Assunzioni e trasparenza, altrimenti sarà sciopero"

10 mesi fa 393
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Carenza di personale, mancanza assoluta di un piano assunzioni, poca lealtà e trasparenza nel rapporto coi sindacati. I gruppi intersindacali Anaao Assomed, Aaroi-Emac, Anpo, Cimo-Fesmed, Fassid, Sinafo-Snr, Fed Cisl Medici e Fvm-Sivemp, che rappresentano il 97,2% delle sigle sindacali dell’azienda ospedaliero-universitaria e l’88,7% dell’Ausl, hanno proclamato uno stato di agitazione che si protrae dallo scorso 8 gennaio e che rischia concretamente di trasformarsi in uno sciopero nelle prossime settimane.

I sindacati denunciano la sistematica violazione da parte della direzione generale dell’articolo 4 comma 1 del contratto nazionale di lavoro, che prevede in estrema sintesi un confronto aziendale improntato alla partecipazione consapevole, al dialogo costruttivo e trasparente. "L’agitazione comprende sei sigle sindacali su sette, ne resta fuori solamente la Cgil, e le motivazioni che ci hanno spinto ad agire contro questa direzione sono legate a tre principi base – spiega Pierluigi Api, consigliere nazionale e coordinatore provinciale di Anaao –: leale collaborazione, trasparenza e rispetto dei ruoli.

Contestiamo la totale mancanza di un piano assunzioni, nonostante le nostre reiterate richieste di allargare il corpo medici perché diversi reparti sono in difficoltà. Per quanto riguarda l’azienda ospedaliero-universitaria, abbiamo chiesto a luglio dello scorso anno l’integrazione di un numero che va dai 35 ai 41 medici più 6 farmacisti e ad ora non abbiamo avuto alcuna certezza in tal se...



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