Modena, 21 novembre 2024 – “In sei hanno accerchiato mio figlio. Erano tutti minorenni all’infuori di uno, il leader, probabilmente di origine straniera. Gli hanno chiesto i soldi e, quando ha detto no, lo hanno sbattuto a terra. Per fortuna lo zaino ha attutito la caduta e, soprattutto, un passante è intervenuto, salvandolo. Voglio lanciare un appello alle istituzioni: non è possibile che i nostri figli debbano rischiare la pelle ogni volta che escono da scuola. Ma voglio anche mandare un forte messaggio ai giovani: ragazzi, non abbiate paura a denunciare e non sentitevi in colpa. La colpa non è vostra”. Sono queste le parole della mamma di un ragazzino di 15 anni, l’ennesimo studente aggredito martedì 19 novembre, alle 13, dal branco.
Probabilmente lo stesso gruppo di ragazzini che da giorni semina il panico all’esterno delle scuole e sui mezzi pubblici. “Mio figlio aveva appena raggiunto la fermata del bus, in Vittorio Veneto, zona piazzale Risorgimento, pieno centro – spiega la donna –. Era solo alla pensilina quando è stato avvicinato da un gruppo di cinque, sei ragazzini di nazionalità straniera. Insieme a loro c’era un adulto, il ’capo’. Gli hanno chiesto se avesse con s...
















