’Job not finished’. Il lavoro non è stato completato. Così rispondeva il compianto Kobe Bryant a chi gli chiedeva come mai, nonostante fosse avanti per 2-0 nelle finali Nba con Orlando, non concedesse mai un sorriso ai fotografi o una dichiarazione raggiante ai giornalisti. Anche per la Pallacanestro Reggiana, stasera, arriva la parte più difficile: bissare l’entusiasmante successo ottenuto a Bonn e approdare alle ‘Top 16’ di Bcl. Finire il lavoro, in poche parole. Una sconfitta, infatti, rimanderebbe tutto a gara 3 (martedì in Germania), ma la Unahotels dovrà dimostrare di aver fatto tesoro dei playoff con Venezia, quando perse il ‘match point’ di gara 4 al Bigi e poi uscì di scena in gara 5, al Taliercio.
Nello sport le chance di successo non sfruttate si trasformano spesso in un ‘fallimento’. Questione di flussi di energia, ‘ritmo’, inerzia, chiamateli come volete, ma sono tantissime le volte in cui se non si chiude ogni discorso, poi ci si espone a trappole letali. Esattamente quel che è successo, a parti invertite, alla squadra tedesca. Avanti di 16 all’inizio del quarto periodo, Fleming e compagni hanno iniziato a scherzare con il fuoco, esagerando con le iniziative personali, pensando di averla già vinta.
Un copione che è stato stracciato dalla trance agonistica di Barford (34 punti con 7/7 da 3, record eguagliato per la Bcl) e dai canestri killer di Winston (21 i punti totali) che hanno nobilitato la tenacia con cui Vitali e compagni sono rimasti incollati alla partita.
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