Rimini, 29 novembre 2024 – E’ cominciato ieri, con la fase istruttoria davanti al giudice monocratico del tribunale di Rimini, il processo a carico di un medico specializzato in medicina estetica, operante in vari centri della provincia, nei cui confronti è stata formulata l’ipotesi di accusa di lesioni personali aggravate. Tutto nasce dalla denuncia presentata da una ex paziente, una professionista riminese 40enne, assistita dall’avvocatessa Chiara Lazzarini, che ha puntato il dito contro il medico sostenendo di essersi sottoposta a un trattamento di foto ringiovanimento mediante luce pulsata che tuttavia - per via di quella che lei stessa definisce “grave imperizia del professionista sanitario” - le avrebbe provocato “un forte surriscaldamento del viso e delle guance”. La donna che ha sporto querela, nella denuncia messa nero su bianco tramite il suo legale, parla addirittura di “abrasioni e ustioni” che le provocherebbero un forte disagio dal punto di vista sociale e professionale, impedendole ad esempio di sottoporsi in maniera prolungata alla luce del sole e quindi di andare al mare. Il medico, difeso dall’avvocato Christian Brighi del foro di Rimini, respinge con fermezza l’impianto accusatorio.
Il professionista ha alle spalle anni e anni di comprovata esperienza nel settore. Sostiene inoltre di aver sempre agito nel pieno rispetto dei protocolli e delle linee guida sanitarie e che non sarebbe possibile ravvisare in alcun modo un nesso di causa/effetto tra...






















