Bologna, 19 settembre 2024 – Già nel Trecento i bolognesi potevano leggere il loro giornale. La nostra città, infatti, può vantare un ingegnoso precursore dei cronisti, Pietro Villola, intraprendente cartolaio che gestiva una bottega in via de’ Pignattari: fu lui a inventarsi una sorta di primo quotidiano locale.
Era il 1324, nientemeno. Nel suo negozio, infatti, Villola scriveva le pergamene e poi le attaccava all’esterno, in modo che i passanti potessero leggerle. Le notizie erano presumibilmente storie ascoltate nei capannelli dell’agorà principale della città, dove gli antenati degli umarells sostavano per chiacchierare. Alcuni di questi fogli si trovano oggi nella Biblioteca universitaria, e si può trovare anche una illustrazione ad acquerello in cui è raffigurato lo stesso Villola nel suo negozio di pergamene. Potrete ascoltare questa storia - tratta da un articolo di Serena Bersani apparso in Nelle Valli Bolognesi, magazine trimestrale su natura, cultura e tradizioni locali edito da Emil Banca, diffuso nelle sedi dell’istituto e in allegato al Carlino - nella puntata di oggi de ‘il Resto di Bologna’, il podcast della redazione che racconta personaggi e fatti del nostro territorio. L’audio si può scaricare su Spotify o sul nostro sito (inquadra il Qr Code con lo smartphone in prima).
L’evoluzione della stampa sotto le Due Torri, non finisce certo con l’intraprendente Villola: tre secoli dopo, nel 1646, infatti, esce il primo giornale a stampa pubblicato dal notaio...













