Fu trovato morto nel cortile di casa, accusata la moglie 81enne di omicidio: arrestata dopo un anno

5 giorni fa 55

Fu trovato senza vita nel cortile della propria abitazione, con profonde ferite al capo e al collo, circa un anno fa. Dopo mesi di indagini, la morte di Roberto Berti, 81 anni, avvenuta lo scorso novembre a Castel d’Aiano, ha portato all’arresto della moglie, Leda Stupazzoni, sua coetanea.

La donna, raggiunta da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, è accusata di aver ucciso il marito nella casa di via Bedosta, in località Rasora, al termine di una violenta lite. Quel giorno era stata proprio lei a chiamare i soccorsi, parlando di un incidente domestico — una presunta caduta dalle scale — ma le lesioni riportate dall’uomo avevano subito insospettito i carabinieri.

Nel corso dei rilievi, i militari di Bologna e della compagnia di Vergato avevano trovato elementi che contraddicevano la versione iniziale: due stivaletti intrisi di sangue nascosti in bagno e una ferita alla mano della donna compatibile con l’uso di oggetti taglienti.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la vittima sarebbe stato colpito con estrema violenza, forse con cocci di vetro o ceramica, al culmine di un conflitto familiare che andava avanti da tempo. L’uomo avrebbe avuto un carattere violento e, in passato, avrebbe aggredito la moglie. Da qui l’ipotesi che l’anziana possa aver reagito dopo anni di tensioni.

La procura contesta all’81enne l’omicidio volontario. L’anziana, difesa dall’avvocata Valentina Di Loreto, resta ai domiciliari in attesa degli sviluppi dell’indagine.

The post



Bologna Press condivide questo contenuto utilizzando sempre
Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International (CC BY-NC-SA 4.0) Creative Commons License

Leggi tutto questo Articolo