Con 580mila residenti stranieri, pari al 12,9% della popolazione, l’Emilia-Romagna è la regione italiana con la più alta incidenza di cittadini non italiani. Il dato emerge dal rapporto del centro studi Idos, presentato con il patrocinio della Regione, alla presenza di Valerio Vanelli, co-autore di uno dei capitoli del dossier.
Secondo l’analisi, al primo gennaio 2025 quasi una persona su otto in Emilia-Romagna è di origine straniera, una percentuale ben superiore alla media nazionale, che si ferma poco sopra il 9%. «Questo significa che l’Emilia-Romagna si conferma prima regione italiana per incidenza, seguita dalla Lombardia», ha spiegato Vanelli, citato dall’Ansa.
All’interno del territorio regionale le differenze sono marcate. «Gli stranieri preferiscono i comuni di capoluogo: l’incidenza di stranieri residenti nel Comune di Bologna, per esempio, tocca il 15,7%. A Piacenza e Parma la percentuale è sopra il 15% e Modena è sotto il 14%: tutte le altre province sono sotto la media regionale, e agli ultimi posti ci sono Ferrara, Forlì Cesena e Rimini», ha aggiunto il docente.
Il rapporto fotografa anche la composizione delle comunità presenti. In Emilia-Romagna vivono cittadini di circa 160 diverse nazionalità, con una prevalenza di persone provenienti dall’Europa. La comunità più numerosa è quella romena, che rappresenta il 22% del totale degli stranieri residenti.
«Se mettiamo insieme i cittadini dell’Europa comunitaria e non – conclude Vanelli – arriviamo a quasi la metà dei residenti stranieri, a cui seguono i cittadini dal nor...

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