L’analisi delle presenze. La giornata più deserta?. La festa del Tricolore...

10 mesi fa 328
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Carta canta. L’ultimo 7 gennaio è stato il giorno con meno presenze turistiche in assoluto in città del 2024: 130 arrivi per 273 presenze complessive da fuori.

I numeri dell’ufficio statistiche della Regione certificano in maniera impietosa ciò che il Carlino ripete da anni: la festa del Tricolore non è attrattiva. Ed è un vero peccato perché le potenzialità, come ribadiamo da tempo, ci sono eccome. La bandiera è un simbolo nazionale e dovrebbe fare da volano turistico quasi 365 giorni all’anno. Un museo, per quanto bello e curato, pressoché nascosto dietro al municipio non può bastare per fregiarsi come si deve del titolo di città del tricolore. Di bandiere sventolanti in centro se ne vedono poche, se non quando trionfa la nazionale di calcio. Da sempre purtroppo è una festa poco ‘pop’ (tranne nel 2011 per il 150° dell’Unità d’Italia, l’ultimo 7 Gennaio fatto come si deve alla presenza dell’allora presidente Giorgio Napolitano), rivolta quasi esclusivamente alle istituzioni, in un teatro Valli riempito per metà dai vertici della città e l’altra ad invito. E i cittadini? Relegati dietro alle transenne per alzabandiera e parata militare, poi nel pomeriggio tutti a casa quasi come a dimenticarsene (le iniziative collaterali sono apprezzabili, ma non bastano). Tutto ciò è anche figlio di un retaggio storico – discorso fastidioso per l’establishment – che vede considerati i valori del vessillo nazionale quasi come un’antitesi alla Resistenza e alla cultura di sinistra. Quando invece dovrebbe essere una festa di tutti gli italiani, un...



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