«Basta chiusure ingiustificate», chef Marretti denuncia un accanimento contro i suoi ristoranti

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«C’è stato un animalo intensificarsi di controlli nell’anno corrente, multiple ispezioni NAS, ispezioni AUSL a distanza ravvicinata, controlli della Polizia Locale, provvedimenti di sospensione di attività, richieste di adeguamento e prescrizioni formali». Così lo chef e imprenditore Cesare Marretti denuncia oggi la pressione che nel 2025 avrebbe colpito la sua azienda, la Taurus SRLS, titolare di tre ristoranti storici di Bologna: Marrètt in Via Urbana, È Cucina Leopardi e il locale estivo presso il Cavaticcio.

Marretti parla senza mezzi termini di accanimento amministrativo. «Ogni chiusura ha gravi ripercussioni anche emotive, non incide solo sul fatturato: interrompe il reddito di decine di famiglie, genera sprechi alimentari, blocca prenotazioni, forniture e programmazioni, danneggia l’immagine pubblica, crea un forte impatto psicologico sugli imprenditori e sui lavoratori».

Secondo l’imprenditore, molte delle sospensioni erano del tutto sproporzionate rispetto ai rischi reali. «Presenza di ruggine facilmente rimovibile dopo la chiusura del servizio, scaffalature con residui di polvere a molti metri di altezza, confezioni di olio mancanti l’etichetta del fornitore ma accompagnate da regolare fattura tracciabile, necessità di aggiornare alcune procedure HACCP pur con prodotti sicuri e congelati correttamente».

Marretti sottolinea che la sua azienda ha sempre collaborato con le istituzioni, risolvendo immediatamente le criticità rilevate, aggiornando attrezzature e personale, e rispettando ogni prescrizione. «La ripetitivi...



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