Si apre un’inchiesta nell’edilizia anche a Bologna, la Procura indaga su possibili abusi nelle procedure

3 mesi fa 309

La Procura di Bologna avrebbe aperto un’indagine su diversi interventi edilizi realizzati in città. Si tratterebbe di un fascicolo conoscitivo, quindi senza indagati né reati ipotizzati. A parlarne è stato oggi il Corriere di Bologna e l’inchiesta sarebbe nata da un esposto presentato da vari comitati cittadini. L’esposto denuncerebbe la costruzione di edifici alti, spesso oltre dieci piani, in sostituzione di capannoni o palazzi più piccoli. Questi interventi, secondo l’esposto, sarebbero stati approvati con una semplice Scia, cioè una Segnalazione certificata di inizio attività. Una procedura molto più rapida rispetto al piano particolareggiato, che prevede invece maggiori controlli e garanzie pubbliche.

Il gruppo promotore dell’esposto è composto da diverse realtà locali. Tra queste ci sono Fermiamo i mostri urbani, Residenti Santa Viola, Tutela alberi Bologna, Nido Cavazzoni, Parco Acerbi, No Palazzoni e il centro sociale Villa Paradiso.

Le aree coinvolte sono tutte nella periferia bolognese. Si tratta, in particolare, delle zone Mazzini, Due Madonne, Corticella, Bolognina, Stalingrado e Ospedale Maggiore. Qui i nuovi edifici residenziali sarebbero stati realizzati come fossero ristrutturazioni, pur avendo caratteristiche completamente diverse dagli immobili precedenti.

Secondo l’esposto, «sono stati classificati come interventi di ristrutturazione edilizia e ricostruzione anche quando hanno comportato la totale sostituzione di un precedente edificio, o la costruzione di edifici completamente nuovi, con...



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