Scoperti oltre 1.300 nuovi batteri nelle acque reflue di cinque città europee, uno sguardo agli ecosistemi urbani

11 mesi fa 215

Pubblicata su Nature Communications, un’analisi rivoluzionaria ha rivelato oltre 1.300 nuove specie batteriche nelle acque reflue di città come Bologna e Roma. Questo studio, condotto da un team internazionale di ricercatori, offre nuove prospettive sui complessi ecosistemi microbici urbani e strumenti innovativi per monitorare organismi potenzialmente pericolosi, come quelli resistenti agli antibiotici.

Una ricerca pionieristica nell’ambito del paradigma One Health

Il lavoro si inserisce nell’approccio One Health, che riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale ed ecosistemica. Le acque reflue diventano così una risorsa fondamentale per il monitoraggio di aree densamente popolate. L’Unione Europea, a partire dal 2025, prevede di adottare sistemi di sorveglianza negli impianti di trattamento delle città con oltre 100.000 abitanti.

Daniel Remondini, professore del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” dell’Università di Bologna, spiega:

“Contrastare l’antibiotico-resistenza è cruciale per la salute globale, soprattutto in un mondo sempre più interconnesso. Le analisi avanzate che abbiamo utilizzato permettono di identificare rapidamente organismi potenzialmente pericolosi, monitorando le cosiddette epidemie silenziose.”

I risultati dello studio

L’analisi, durata due anni, ha coinvolto sette impianti di trattamento delle acque reflue in cinque città europee: Bologna, Roma, Copenhage...



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