Vengono espulsi dall’Italia e durante il viaggio sfondano il finestrino di un’auto della polizia, padre e figlio denunciati

11 mesi fa 214

Accompagnamento alla frontiera movimentato per la Polizia di Bologna, che ha gestito l’espulsione di due cittadini tunisini, padre e figlio di 55 e 22 anni, destinatari di un provvedimento di rimpatrio. Secondo quanto riferito dalla Questura di Bologna, padre e figlio si sono mostrati poco collaborativi durante il trasferimento e, una volta arrivati all’aeroporto di Fiumicino, hanno opposto resistenza agli agenti, danneggiando anche le auto di servizio. «Il più giovane ha sfondato il finestrino laterale di una vettura a calci e ha lanciato una bottiglia d’acqua contro una poliziotta», ha precisato la Questura.

L’intervento degli agenti del Reparto Mobile di Roma è stato necessario per riportare la situazione sotto controllo. Dopo qualche ora di ritardo, i due sono stati imbarcati sul volo per il rimpatrio. Entrambi sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, reati che si aggiungono ai loro precedenti.

Un passato giudiziario problematico

I due uomini erano sbarcati a Lampedusa nell’agosto del 2020. Il figlio, 22 anni, ha collezionato precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione, mentre il padre ha una storia giudiziaria legata a reati di droga e lesioni personali. Entrambi avevano richiesto protezione internazionale nel 2020, ma la domanda era stata respinta.

Ieri, durante l’udienza di convalida dell’espulsione, hanno ripresentato una nuova richiesta di asilo, giudicata inammissibile dalla Commissione competente perché manifestamente infondata.

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