A Bologna l’ultimo saluto a Fallou: l’abbraccio degli amici

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BOLOGNA – Una sfilata, lenta e silenziosa, di grande commozione e raccoglimento al cimitero della Certosa di Bologna all’apertura della camera ardente per l’ultimo saluto a Fallou Sall, il sedicenne ucciso con una coltellata al cuore da un coetaneo la sera del 4 settembre nel capoluogo emiliano-romagnolo. Tantissimi i ragazzi, tutti vestiti con t-shirt e pantaloni neri. Qualcuno porta una rosa bianca, altri piccoli mazzi di fiori. Riservati e chiusi sul proprio dolore. Molti erano compagni di scuola, ma non solo. Sono arrivati in Certosa anche i nonni e i genitori di Fallou. Il nonno in lacrime non si dà pace, “era il più bello del mondo”, continua a ripetere. Lo abbraccia anche il ragazzo ferito nell’agguato a Fallou. Tante le corone di fiori, una dell’istituto scolastico che il sedicenne frequentava e un’altra con la scritta “Fratelli per
sempre”. Il biglietto con la foto di Fallou reca dietro la scritta “Pace e amore per tutti” sotto il disegno di una grande ala d’angelo. Tra camera ardente e funerali sono attesi anche il questore Antonio Sbordone e il sindaco Matteo Lepore.

“Una morte terribile quella di Fallou, che segna l’inizia di un incubo per la famiglia, per la città, per la comunità islamica e quella senegalese. È un grande dolore perché parliamo di una violenza gratuita che ha tolto la vita a ragazzo e che ha segnato una tragedia per tutti noi”. Così il presidente dell’Unione delle comunità islamiche italiane, Yassine Lafram

 

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