MOLINELLA (Bologna) – Era zuppo, completamente fradicio, col piumino nelle mani e le ciabatte ai piedi. Chissà da quanto tempo camminava sul canale di scolo, al lato della strada in via Barabana, all’angolo con via Conserve, uno dei punti simbolo del primo alluvione a Selva Malvezzi, frazione di Molinella, dove l’Idice nel 2023 s’era preso tutta la campagna arrivando nelle case. Era un bimbo di sette anni quello visto domenica all’ora di pranzo da un maresciallo della Guardia di finanza di Bologna, libero da servizio e in macchina con la famiglia. E’ stato lui il primo a fermarsi, a vincere la diffidenza di quel bimbo arrabbiato e infreddolito, che non voleva tornare a casa e quasi non riusciva a parlare. Non aveva documenti, non aveva telefono, non è stato facile meritare la sua fiducia. L’uomo lo ha rassicurato, gli ha mostrato la sua famiglia, gli ha messo addosso il giubbotto dei figli, nel frattempo altri automobilisti e i residenti della zona si erano radunati, preoccupati per la sorte del ragazzino. Dopo un po’ su un’auto sono arrivate la nonna e la mamma. La più anziana avrebbe raccontato di un litigio, nato perché lui non voleva studiare. Lei e la figlia gli avrebbero intimato o fai così o te ne vai di casa, non pensando che il bambino le avrebbe prese sul serio. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri, non ci sono state denunce, ma sono stati allertati i servizi sociali che si faranno carico della situazione del bambino, che vive un momento delicato a causa di problemi famigliari.

L'articolo