Casa, un immobile su 12 non è in regola con gli obblighi di legge. VIDEO

10 mesi fa 406

BOLOGNA – Ancor prima dell’esplosione degli affitti brevi l’abitare era già cosa complicata per i residenti storici con redditi medio bassi e per gli studenti fuorisede. Una crisi abitativa che non può essere attribuita soltanto agli affitti turistici.
Si apre con queste considerazioni l’indagine realizzata dalla Fondazione Istituto Studi sul Consumo e dall’Osservatorio nazionale di Federconsumatori con il contributo di Sunia. Focus la trasparenza e la sicurezza degli affitti turistici brevi.
Dal monitoraggio effettuato su ben dieci città metà degli operatori sono privi del Codice Identificativo Nazionale per cui le sanzioni partiranno a gennaio o di quello Regionale obbligatorio invece da un anno, mentre estintori, rilevatori di gas e impianti antincendio sono spesso assenti. Un solo immobile su dodici stando ai dati dell’indagine risulterebbe essere in regola con gli obblighi di legge. Nel bolognese, in particolare, soltanto il 5,54% degli immobili totali dichiara di essere perfettamente in regola e secondo Confabitare sono oltre quattromila gli alloggi a destinazione turistica.
Serve, per questo, un vero e proprio cambio di rotta con una maggiore trasparenza ma anche con più controlli perché la normativa nazionale che ha introdotto il Codice Identificativo Nazionale e gli obblighi di dotazioni di sicurezza non è sufficiente da sola.

C’è anche Bologna tra le dieci città analizzate nell’indagine sugli affitti turistici brevi. Una problematica che alimenta la crisi abitativa anche nella nostra città che insieme ad altri Comuni italiani ...



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