Città 30, il Tar respinge il ricorso di due tassisti. VIDEO

11 mesi fa 65

BOLOGNA – Il Tar Emilia-Romagna ha respinto, dichiarandolo inammissibile, il ricorso proposto la scorsa primavera da due tassisti per annullare i provvedimenti del progetto ‘Bologna Città 30’, contro il quale si era costituito in giudizio anche il Ministero dei Trasporti. Il cuore della motivazione è la mancata dimostrazione di una lesione effettiva e attuale agli interessi economici e di un danno concreto all’attività imprenditoriale dei tassisti derivante dall’abbassamento della velocità a 30 km/h in determinate strade cittadine. I giudici hanno per di più riconosciuto espressamente che il provvedimento non viola il diritto costituzionale alla mobilità né ostacola il lavoro e stabilisce, sottolinea il Comune, “una regola di natura tecnica, non politica, per garantire la sicurezza stradale, la vita umana e un traffico urbano più ordinato”. Il Tar ha tra l’altro dichiarato inammissibile l’intervento di Stefano Cavedagna a sostegno delle ragioni dei tassisti ricorrenti, ritenendo che l’ex consigliere comunale e attuale europarlamentare “non ha dimostrato di essere titolare di un interesse concreto ed attuale a censurare gli atti impugnati”. “Accolgo la pronuncia del Tar sul ricorso contro la Città 30 con soddisfazione, anche per il riconoscimento di alcuni principi, nel dichiarare inammissibile il ricorso, che abbiamo sempre affermato e che troviamo oggi riconosciuti sulla prima sentenza in Italia che affronta questo tema” ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore

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