Imbrattato il taxi di “Red sox”

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BOLOGNA – Il taxi di Red Sox imbrattato con insulti e simboli neofascisti: «Contro la mia battaglia per il Pos o per il mio sostegno alle donne». Queste le parole di Roberto Mantovani, paladino della campagna per la trasparenza degli incassi dei tassisti: «È successo fuori dall’Emilia-Romagna, ripartirò come ho già fatto anche chiedendo aiuto a chi mi segue sui social e mi sostiene». Parole offensive, croci celtiche disegni volgari: il taxi di Roberto Mantovani, in arte Red Sox, è stato preso di mira da un imbrattatore con intenzioni bellicose e dovute probabilmente, al di là delle opere di solidarietà raffigurate sulla carrozzeria, direttamente al suo lavoro. Red Sox aveva già subito altri danni al taxi in passato: da tempo è dentro l’occhio del ciclone per aver fatto partire su Twitter una campagna nella quale pubblica gli incassi della giornata lavorativa (dividendoli tra contanti e pagamenti elettronici ricevuti). Un modo per sensibilizzare cittadini e colleghi sulla trasparenza degli incassi dei taxi: iniziativa che però lo ha messo in contrasto con il resto della categoria e con la sua cooperativa: la Cotabo lo ha allontanato, rendendo di fatto Mantovani un tassista autonomo.

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