BOLOGNA – “Stringi i pugni, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento”. È con le parole della canzone “Sogna, ragazzo, sogna” di Roberto Vecchioni rivisitata con Alfa che si è aperto il concentramento in Piazza Roosevelt con interventi dal palco prima di mettere in moto un corteo che ha toccato via Ugo Bassi e via Indipendenza terminando a Largo Respighi davanti al Provveditorato.
Presidi, assemblee, flash mob e cortei in una quarantina di città italiane e anche a Bologna: la FLC CGIL è scesa in piazza per ritrovare la Forza di una protesta collettiva contro quella che definisce come una vera e propria aggressione alla scuola.
Ad incrociare le braccia tutti i settori della conoscenza per opporsi ad una manovra di Governo che taglia ulteriormente i fondi e il personale ad un mondo scolastico ed accademico che già da tempo arranca e che necessiterebbe invece di risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto. Al centro, in particolare, la richiesta di un contratto giusto e di un lavoro stabile.
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