BOLOGNA – Si chiude con le contestazioni di stalking, lesioni e la formalizzazione dell’accusa di simulazione di reato l’inchiesta che coinvolge Claudio Tacconi, 44enne, ex coordinatore della centrale del 118 dell’Ausl di Bologna. La Procura gli ha notificato un avviso di fine indagine: avrebbe provocato malori a dieci colleghi, altri operatori della centrale, facendo assumere loro, da marzo 2020, farmaci mescolati a bevande e alimenti e creando così un clima di sospetto, paura e diffidenza in un ambiente di lavoro delicato come lo è una centrale del 118, in particolare nel reparto degli operatori di elisoccorso. Tacconi, dopo essere finito ai domiciliari, al momento non è sottoposto ad alcuna misura e non lavora più per l’Ausl.
La simulazione di reato riguarda una querela che presentò a fine 2023 dicendo di essere stato a propria volta intossicato dopo aver bevuto un caffè e una tisana
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