BOLOGNA – Il sindaco Lepore torna all’attacco della Prefettura di Bologna dopo il braccio di ferro sulla manifestazione di sabato dall’estrema destra, contro cui hanno manifestato i collettivi causando scontri con le forze dell’ordine. Lepore ha letto la parte del verbale in cui appare chiaro come durante il Comitato per l’ordine pubblico fosse stato deciso di spostare la manifestazione in piazza della Pace. Il sindaco “prega chi di dovere” di rettificare quello che è stato detto ieri, “perché questa è la verità, scritta a verbale”.
I neofascisti in piazza XX Settembre non avrebbero dovuto andarci. Così, verbale alla mano, era stato deciso alla riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza della prefettura. E’ in quelle poche parole, redatte lo scorso 5 novembre, che si è consumato uno scontro inedito tra il sindaco e il Prefetto, Attilio Visconti, nelle ore immediatamente successive ad altri scontri, di piazza. Per il primo cittadino, durante quell’incontro si erano detti tutti d’accordo: la manifestazione della Rete dei Patrioti e di Casapound andava spostata da quella piazza. Per il Prefetto il sindaco era invece d’accordo a farla in quel luogo, a pochi passi dalla Stazione. Ma il verbale è inequivocabile.
Perché allora la manifestazione dell’ultra destra non è stata spostata dal centro? Cosa o chi ha spinto la Prefettura a ribaltare la decisione presa durante il Comitato? Queste le domande che si pone il sindaco, che chiede verità.
Per Lepore non è un caso che tutto ciò si avvenuto alla vigilia del comizio a Bologna de...




