Medico di base alle persone senza fissa dimora, approvata la legge: un passo storico per l’Italia

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Il Parlamento italiano ha approvato ieri definitivamente la legge che assicura anche alle persone che vivono in strada il diritto di avere un medico di base, un risultato significativo dopo oltre quindici anni di battaglie. Antonio Mumolo, presidente dell‘Associazione Avvocato di strada – con sede a Bologna, che ha guidato questa iniziativa sin dai suoi esordi, ha commentato: «Il 6 novembre resterà come una data storica».

Un diritto negato a chi ne aveva più bisogno

In Italia, fino ad oggi, il diritto alla salute era formalmente garantito a tutti, ma non per chi viveva in strada e non aveva una residenza anagrafica. «Un diritto fondamentale come quello alla salute veniva tolto proprio alle persone più deboli, cadute in povertà», ha affermato Mumolo, aggiungendo che si trattava di una lacuna «non degna di un Paese civile». Già quindici anni fa il presidente dell‘Associazione Avvocato di strada aveva redatto una prima bozza di legge, che era stata depositata in Parlamento in tre legislature consecutive senza esito positivo.

Dalle leggi regionali a una misura nazionale

Due anni fa, Mumolo aveva fatto approvare una legge regionale in Emilia-Romagna, nota come “legge Mumolo”, che garantiva il medico di base alle persone senza dimora. In...



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